Prima ancora di poggiare la penna sul foglio o aprire il file di word su PC per scrivere il nuovo capitolo del tuo romanzo rosa, dovrai definire cosa desideri condividere con il tuo lettore: devi infatti focalizzare la tua intenzione di scrittura, ciò che vuoi trasmettere con il tuo racconto. Non sempre si hanno idee chiare anzi, spesso, i pensieri si sovrappongono come le nuvole in un cielo uggioso. Per riportare il sereno, il mio consiglio è adottare la “testa del principiante” ed è a quella che dobbiamo tornare ogni volta che ci apprestiamo a scrivere.
La mente del principiante è un pensiero nato dalla tradizione giapponese (ti consiglio la lettura di “Mente Zen, Mente di Principiante di Shunryū Suzuki) in cui “principiante” è, qui, inteso come “fertile”, aperto alla conoscenza, che desidera raccontare, misurarsi. Il principiante non si ferma quindi all’ascolto ma ipotizza, formula, “si tuffa” nell’argomento.
E queste sue prime idee abbozzate sono davvero potenzialmente valide, energiche poiché sono parole che hanno una tensione alla trasformazione proprio grazie a questo stato mentale di apertura verso nuove conoscenze, alla fiducia in sé, all’entusiasmo di scoprire, senza pregiudizi e giudizi.
La freschezza della mente del principiante risiede nel desiderio di essere una “scopritrice” di mondi nuovi.
Se stai iniziando a scrivere il tuo romanzo e hai in testa solo “sprazzi di storia” non ti preoccupare, è una cosa normale, anzi è espressione di quanta bellezza hai raccolto dentro di te. Osserva ogni cosa con curiosità e meraviglia, senza giudizio.
Lascia fluire le parole come musica, scrivi tutto ciò che dal cuore passa alla testa e poi alla mano. Per dare ordine ci sarà tempo, adesso lasciati guidare dal tuo sentire e dalla “principiante” che è dentro di te. Le parole che scriverai saranno piene di energia.
Ti aiuta a rallentare i pensieri, a prendere consapevolezza, ti permette di sperimentare il momento presente perché ti pone in uno stato di ascolto e di osservazione da una nuova prospettiva. Sei nel qui e ora, cosciente di ciò che ti sta accadendo. I pensieri si presenteranno a te con l’ordine con cui gli occhi del cuore e della mente vogliono vederli.
Nella Mindfulness, la mente del principiante costituisce il terzo pilastro. Nel percorso di consapevolezza ideato da Jon Kabat-Zinn infatti troviamo 7 fondamenti, composti da esercizi pratici, che permettono di far emergere quella consapevolezza che ci cura nella vita quotidiana, aiutano ad “aprire la mente” affinché impari a conoscere e accettare le cose così come sono; la Mindfulness non è una teoria bensì una pratica e per viverla pienamente è necessario “praticarla”, così come la scrittura.
Come essere umani siamo predisposti alle “comodità” e al voler dare ragione sempre a noi stessi attivando un circuito autoreferenziale che imbriglia la creatività e l’ispirazione. Coltivare la mente del principiante vuol dire “rinfrescare” la mente per cambiare prospettiva, inforcare occhi nuovi.
Esci dalla tua zona di comfort, abbandona le abitudini di scrittura e vivi qualcosa di nuovo praticando questo “ascolto”.
Dove ti piace scrivere solitamente? Ovunque sia il tuo luogo del cuore ti chiedo di abbandonarlo per un giorno. Siediti in un bar, sulla panchina di un parco, puoi andare in riva al mare? Scegli un posto nuovo, siediti comoda e inizia a guardarti attorno: osserva chi e cosa c’è intorno a te. Che profumi percepisci? Senti suoni diversi? C’è qualcosa o qualcuno che ti colpisce in modo particolare? Apriti al nuovo e lascia fluire le parole. Non devi per forza scrivere un capitolo del tuo romanzo, la cosa importante è esercitarti a essere presente, ascoltare, guardare con occhi curiosi, dentro e fuori di te. Che sensazioni provi? C’è qualcosa che ti fa sentire a disagio? O c’è qualcosa di piacevole che vuoi portare con te?
Fermati.
Respira.
Ascolta.
Scrivi.
Spero che questa pratica porti nuova freschezza alla tua ispirazione e, come sempre, se hai voglia di condividerla con me sarò felice di leggerti.