15 Ottobre 2024

LASCIARE ANDARE CON LA SCRITTURA

Un cammino di scrittura per ritrovare sé stesse

Hai mai sentito il bisogno di liberarti di qualcosa che ti appesantisce l’anima? Di quei pensieri che ti girano in testa, ma che non riesci a esprimere a parole? La scrittura può essere una guida preziosa in questo viaggio verso il “lasciare andare”, un atto che non è solo fisico, ma soprattutto emotivo e spirituale. Attraverso il gesto intimo dello scrivere, puoi dare forma a ciò che non riesci a esprimere ad alta voce, accettare le tue emozioni, e con dolcezza lasciarle andare.

Nel buddismo, il concetto di "lasciare andare" è legato alla pratica della consapevolezza e alla liberazione dalla sofferenza. In sanscrito si parla di "non-attaccamento" e "impermanenza". Noi esseri umani tendiamo a voler trattenere ciò che ci dà piacere e a respingere ciò che ci provoca dolore. Tuttavia, questo attaccamento e avversione ci portano a vivere in uno stato di ansia costante, poiché niente è permanente. Le relazioni cambiano, le emozioni fluttuano, la vita stessa è soggetta al cambiamento.

"Lasciare andare" significa abbandonare il desiderio di controllo e il bisogno di aggrapparsi a persone, situazioni o cose. Non è una cosa facile, lo so bene; io per prima sono una persona che tende a programmarsi non solo il lavoro ma anche la vita privata. Oggi, dopo anni di ascolto, lavoro, apertura, sono consapevole che accettare la fluidità dell’esistenza è l’inizio per giungere alla felicità.

L'impermanenza è, infatti, un altro pilastro della dottrina buddista. Tutto, nel mondo, è in costante mutamento: dalla natura, ai nostri pensieri, fino alla nostra stessa vita. Resistere al cambiamento o cercare di trattenere ciò che inevitabilmente cambia è fonte di sofferenza. Lasciare andare, in questo contesto, significa accettare con saggezza il fatto che tutto è temporaneo. Quando comprendiamo profondamente l’impermanenza, possiamo iniziare a vivere con più serenità, abbracciando ciò che accade senza attaccarci.

Nella pratica meditativa, il lasciare andare si esprime nel modo in cui affrontiamo i pensieri e le emozioni che emergono. Quando meditiamo, non cerchiamo di eliminare i pensieri, ma di osservare senza giudicare, senza attaccarci. Lasciamo che i pensieri sorgano e scompaiano come, citando una metafora ormai famosa, nuvole nel cielo, senza cercare di trattenerli o respingerli. Questo è un allenamento per la mente a vivere nel momento presente, libera dai vincoli del passato e dalle aspettative per il futuro.

Esercizi di consapevolezza e scrittura

Puoi integrare questi brevi momenti di consapevolezza prima di iniziare a scrivere: chiudi gli occhi, fai qualche respiro profondo e chiediti cosa senti in quel momento. Qual è l’emozione dominante? Poi lascia che la penna tracci sul foglio i tuoi pensieri, emozioni, sentimenti, senza giudizio.

In questo processo, abbandoni il controllo e accetti ciò che emerge. Così come nella meditazione si osservano i pensieri senza giudicarli, nella scrittura lasci andare il bisogno di perfezione, dando spazio alla verità. Non importa se la tua scrittura è disordinata o incoerente, ciò che conta è che rifletta il tuo stato interiore. È in questo spazio che inizi a "lasciare andare" le paure, i rimpianti, i pensieri limitanti.

Un’altra tecnica che puoi utilizzare per facilitare questo processo è il journaling, la scrittura diaristica, chi da bambina non ha mai scritto il diario segreto? Può sembrare banale, ma dedicare dieci minuti al giorno per mettere su carta i tuoi pensieri e le tue emozioni crea uno spazio sicuro e confortevole dove puoi esplorare senza giudizio ciò che senti. Non c’è bisogno di scrivere pagine intere, a volte bastano poche frasi per dare forma al tuo sentire.

Un altro esercizio utile è scrivere lettere che non spedirai mai. Se c'è una situazione o una persona dalla quale senti il bisogno di distaccarti, prova a scrivere una lettera indirizzata a lei o alla te stessa nel passato. Esprimi tutto ciò che senti senza censure. Questa tecnica ti aiuta a verbalizzare ciò che spesso rimane inespresso, liberandoti dal peso delle emozioni non elaborate.

Anche se non invierai mai queste lettere, il semplice atto di scriverle ti permetterà di trasformare la sofferenza in comprensione, perché il potere della scrittura è proprio questo: rende tangibili i nostri pensieri, ne da forma, colore, consistenza. Scrivere ci mette letteralmente davanti alle nostre sensazioni più profonde e, nell’inchiostro, riflettiamo le nostre luci e ombre.

Lasciare andare il perfezionismo

Uno dei maggiori ostacoli nello scrivere, soprattutto quando ci si addentra in questioni personali e intime, è il perfezionismo. Quella vocina interiore che ti dice che ciò che scrivi non è abbastanza, che devi essere più precisa, più brillante. Ma il perfezionismo è una forma di controllo che impedisce alla tua creatività di fluire liberamente.

Un consiglio pratico per superarlo è quello di scrivere una brutta copia dichiarandolo a te stessa ad alta voce. Concediti il lusso di scrivere male. Decidi che per un determinato periodo di tempo, magari 15 minuti, scriverai senza pensare alla forma, alla grammatica, all’ortografia. Questo esercizio ti consente di spostare il focus dal risultato al processo, un aspetto essenziale nel lasciare andare.

Le parole non devono sempre essere logiche o razionali. La scrittura evocativa, fatta di immagini e metafore, può aiutarti a esplorare emozioni difficili da esprimere in modo diretto. Pensa a Emily Dickinson, che usava metafore delicate per parlare di temi profondi come la morte e l’amore. Oggi, puoi fare lo stesso quando senti di dover elaborare qualcosa che ti affligge. Se ti trovi in una situazione complessa, prova a descriverla attraverso una metafora, le immagini ti permettono di esplorare i tuoi sentimenti con più libertà, evitando l’analisi razionale.

Scrivere per ritrovarsi

Scrivere per lasciare andare non significa dimenticare o negare ciò che hai vissuto, ma piuttosto riconoscere che c'è un tempo per ogni cosa. Attraverso la scrittura, puoi portare alla luce ciò che ti trattiene, osservare le tue emozioni e infine lasciarle andare con gentilezza. Non riguarda solo l'accettazione del cambiamento, ma anche un profondo atto di compassione verso te stessa e gli altri.

Spesso ci aggrappiamo a rancori, rimpianti, sensi di colpa, o a persone che ci hanno ferite. Lasciare andare, in questo caso, significa perdonare, accettare il passato e smettere di rimanere intrappolati nelle emozioni negative. Questo non è un atto di debolezza, ma di forza interiore. Lasciare andare il risentimento o la rabbia non significa approvare il torto subito, ma scegliere di non portare più quel peso.

La scrittura diventa un atto di amore verso te stessa, un rito intimo di trasformazione che ti consente di camminare più leggera verso il futuro, con il cuore aperto e la mente libera.

Scrivere per lasciare andare significa liberarsi dalle catene dell'attaccamento, accettare l’impermanenza della vita, e coltivare una mente aperta e compassionevole, capace di fluire con il cambiamento e di trovare pace nella consapevolezza del momento presente.

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Sono Enza Di Marco amo ascoltare storie di vita e di fantasia. Sono una editor e facilitatrice di scrittura consapevole e ispirata a tinte rosa.
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